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Ritiro spirituale Fognano 2013 Stampa
Scritto da Administrator   
Domenica 13 Gennaio 2013 00:00

La Fede come dono di Dio e servizio all'umanità

 

Fede = esperienza di un incontro che ti cambia la vita / ti dà un volto

L' INCONTRO È DONATO: è Dio che crede nell'uomo/lo cerca ("Adamo dove sei?) sulle strade di una storia millenaria/entra nella carovana dell' umana avventura. Il dono è Cristo; il Regno; il Vangelo
L' INCONTRO È DONATO: anche 1' apertura del cuore/mente dell' uomo è donata da Dio, il lasciarsi raggiungere, incontrare
L' INCONTRO È DONATO: dall' uomo a Dio perché apre il cuore, attua la sua capacità di libertà e accoglienza: si abbandona al Tu di un altro, lascia che la sua vita sia formata da un altro.

La Fede è intrinsecamente un evento di dono, di libertà, un evento di amore: una relazione tra persone, un intreccio di vita, un'alleanza.



FEDE È

1. CREDERE A Dio (credere Deo): adesione personale, relazionale, alleanza, amicizia, fiducia e affidamento di sé a Lui, conversione della vita.
2. CREDERE DIO (credere Deum): sono i contenuti oggettivi della Fede/ Rivelazione. Credo in ciò che una persona mi dice, ne accolgo la proposta perché accolgo e credo nella persona stessa.
3. CREDERE IN DIO (credere in Deum): la Sua persona diventa l'orizzonte della tua vita e della storia: la tua attesa, la tua speranza, la pienezza verso la quale cammini: ciò chiama la tua relazione agli altri/città/umanità; come ti collochi, che città costruisci?

IL LUOGO DELLA FEDE: è la Chiesa, perché essa con il Vangelo, i Sacramenti, la comunità, testimonianza, provoca l'incontro, lo reca sulla soglia della vita oppure le sue opacità, contro testimonianza, lo nega e lo sopprime.

LA CHIESA È LUOGO DELLA FEDE perché ad essa la persona che ha sperimentato l'incontro rimane consegnato come appartenenza, come crescita nella conoscenza dei contenuti e nella esperienza del Signore cui ha creduto.

Come la Chiesa serve il mondo (città)? Come la Fede si relaziona al mondo?

I PRESUPPOSTI DEL SERVIZIO = PER BEN SERVIRE LA CITTÀ

•    Stimare ed amare ii mondo (città) (una Chiesa non aggressiva/non disprezzare e non temere)
•    Credere nella validità della proposta che facciamo, perciô non essere aggressivi né sprezzanti come se noi (la Chiea) fossimo la forza e l'efficacia della proposta/del vangelo
•    Capire di quali servizi c'è bisogno: leggere/ascoltare i "segni del tempo" a livello di umanità e di città
•    Entrare dentro la cittd/la vita; non aver paura di assumere/di incarnare/di sporcarci le mani: andare in Samaria/ o sull' altra sponda del lago a portare il pane (moltiplicazione) e l'acqua (Samaritana).
•    Non essere progettualmente / pregiudizialmente né alternativi né paralleli, come cittadelle assediate
•    Non essere progettualmente totalizzanti/totalizzatori, come chi ha l'ansia del numero: essere sale e lievito/costruire piccoli segni d'amore e di speranza.
•    Ciò che portiamo (Gest Regno) e pin grande di noi che lo portiamo (Chiesa): non presumiamo di monopolizzare gli spazi di Dio o di esaurirli/occuparli tutti.
•    Grande rispetto perciô e stima anche per chi non ci accoglie: astenerci dal giudicare le persone
•    La lingua del servizio è il "dialogo", come modo proprio di parlare da parte di chi ama. Ascoltare le ragioni dell' altro (Dio ci parla attraverso gli altri), capire i silenzi e le negazioni. Ii dialogo non é tattico né strategico, non è per dominare, non è un mezzo, é un fine.
•    Una proposta ampia/larga/popolare, accogliente della vita e della gente: non elitaria/selettiva/x aristocrazie intellettuali o morali.
•    Pochi giudizi (quando è necessario per non perdere la verita) e tanta misericordia

I GESTI ED I CONTENUTI DEL SERVIZIO

•    Donare ii Vangelo: nematicamente/esplicitamente: una città secolarizzata diventa antiumana; la morte di Dio dell' uomo
•    I Sacramenti: forza per vincere la morte/le morti
•    La santitaltestimonianza (soprattutto di una comunità)
•    Servire la persona come "icona"di Dio, nella sua imperdibile dignità/trascendenza/non disponibile (in un tempo di idolatrie terribili): è la questione/sfida antropologica.
•    Servire la vita (anche fragile/umiliata) non dominarla o asservirla ad altri calcoli
•    Servire i poveri come "icona intensificata", "vera sindone" di Cristo, nelle mile forme che la povertà oggi assume
•    Servire le relazioni umane (famiglia-educazione-il modo di essere cittdincontro tra razze/religioni/ l'essenziale dimensione cristiana del perdono/gratuita.
•    Servire l'inquietudine (ricerca di senso: amore, stupore, dolore) come antidoto all'imbecillità; dire "no" alla negligenza del pensiero, alla banalizzazione della ragione, alla rimozione del "perché ?", dire "sì" a chi cerca ragioni per vivere.
•    Servire la gioia: prendere sul serio le ragioni e le attese del cuore, il desiderio insopprimibile di felicità che ci portiamo dentro
Non cedere alle delusioni/ scetticismo
Non contrabbandare la gioia (sballo/ allegria/ benessere! stordimento/ rassegnazione)
La gioia nasce dall'amore: dall'amare e dall'essere amati
Una Chiesa gioiosa è una Chiesa delle Beatitudini/ contagiosa
•    Servire come vivere: la vita di ogni giorno percorsa e vissuta con lo stile e la mentalità del servizio per amore!

Mansueto Bianchi Vescovo di Pistoia