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Terremoto Emilia PDF Stampa E-mail
Notizie - Ultime
Scritto da Administrator   
Giovedì 31 Maggio 2012 09:10

 

 


Emergenza Emilia: Unitalsi al lavoro. Aggiornamenti

Proseguono senza sosta le attività dei volontari dell’UNITALSI, presenti nei due campi allestiti a Finale Emilia. Ad oggi il numero dei volontari impiegati dall’associazione è in aumento per fronteggiare l’emergenza in Emilia. Infatti, da martedì scorso le sottosezioni dell’UNITALSI intervenute sono 5 e si sono avvicendati circa 40 persone 7 mezzi con turni di 3 giorni, i campi sono 6. La squadra di volontari è stata prima impegnata su due dei campi allestiti, uno con 190 persone e un altro con 260 persone, quest’ultimo non aveva la mensa e quindi abbiamo provveduto alla distribuzione di generi alimentari da tenda per tenda a tutti gli sfollati. Ad oggi l’intervento dell’UNITALSI - spiega Giovanni Punzi, responsabile Nazionale Protezione Civile UNITALSI - è concentrato solo su un campo allestito presso la palestra del liceo, dove sono presenti circa 200 persone, ma dopo la riunione tecnica del C.O.C. centro operativo comunale, l’UNITALSI ha dato disponibilità per intervenire in aiuto di altri casi negli altri 5 campi". Dopo aver allestito la tenda per la ristorazione i volontari dell’UNITALSI hanno dovuto provvedere a 40 persone non autosufficienti da accudire e a cui portare pasti. A termine di un consulto con il responsabile medico, l’assistente sociale e i responsabili del campo, l’UNITALSI ha deciso di trasportare con i propri mezzi i casi più delicati circa 16 presso il secondo campo dove svolgeva servizio, in modo da offrire un’assistenza 24 ore su 24.

Con la collaborazione di Luca Maldina, Coordinatore Protezione Civile UNITALSI Emilia Romagna


Terremoto in Emilia, il sussidio dell’Unitalsi - Protezione Civile
L’UNITALSI ha accolto la richiesta di intervento del Dipartimento Nazionale di Protezione Civile per offrire il sostegno di uomini e mezzi alle persone disabili e agli anziani che risiedono in Emilia e che vivono i disagi del terremoto. La proficua esperienza maturata in Abruzzo ci consente sicuramente di offrire un contributo di grande utilità alle popolazioni colpite dal sisma, non solo da un punto di vista strettamente logistico, ma anche e soprattutto attraverso un supporto psicologico e di attenzione alla persona, secondo il carisma proprio della nostra associazione”. È quanto ha dichiarato il Presidente Nazionale dell’UNITALSI, Salvatore Pagliuca, relativamente al supporto dell’associazione agli abitanti dell’Emilia colpiti dal sisma del 20 maggio, secondo le indicazioni operative della Protezione Civile.
“A Finale Emilia - spiega Salvatore Pagliuca - la squadra tecnica dei volontari Unitalsi – Protezione Civile ha effettuato un primo monitoraggio nei tre campi allestiti. Abbiamo messo a disposizione alcuni mezzi attrezzati per il trasporto disabili, oltre a dare disponibilità per la distribuzione dei generi alimentari alle persone non autosufficienti e un’assistenza notturna alle persone. Siamo certi che, con l’impegno di tutti, presto si riuscirà a superare questo momento particolarmente difficile per gli amici emiliani".
“In Emilia – ha aggiunto Dante D’Elpidio, Vicepresidente Nazionale Unitalsi – siamo presenti con circa 20 volontari e tre mezzi attrezzati, per svolgere un servizio di assistenza in particolare presso il campo sportivo di Via Montegrappa e presso la palestra del Liceo Morandi, entrambi a a Finale Emilia. Nelle prossime ore, tuttavia, valuteremo l’opportunità di incrementare il numero di volontari e mezzi, secondo le indicazioni precise che saranno date dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile al nostro responsabile nazionale Giovanni Punzi".

L’Unitalsi e la Protezione Civile
Dopo oltre un secolo di servizio reso nei confronti di milioni di ammalati e disabili di tutta Italia, l’UNITALSI ha avviato un processo di trasferimento del proprio know-how nell’ambito del Servizio Nazionale della Protezione Civile divenendone Struttura Operativa Nazionale nel dicembre del 2004.

Tale scelta è frutto della necessità di garantire l’aiuto ed il sostegno ai più deboli anche nelle situazioni di emergenza attraverso il riconoscimento e la valorizzazione del ruolo strategico che la pianificazione e la gestione dell’emergenza debbono assumere per poter garantire livelli di sicurezza adeguati alle esigenze delle persone, siano esse sane, ammalate o disabili.

I primi interventi dell’UNITALSI nelle vesti di Associazione di Volontariato della Protezione Civile si sono svolti a Roma nell’aprile del 2005 in occasione delle “Esequie del Santo Padre Giovanni Paolo II” e della “Intronizzazione di Papa Benedetto XVI”, nonché a Bari per le celebrazioni del “XXIV Congresso Eucaristico Nazionale”.

Nel 2006, l’Associazione ha partecipato alla Esercitazione Internazionale di Protezione Civile relativa al piano di Emergenza Vesuvio, denominata “Mesimex 2006”, e, nel 2007, alla Esercitazione Nazionale di Protezione Civile denominata “Valtellina 2007”.

Sempre nel 2007 ha partecipato alle operazioni di accoglienza ed assistenza alla popolazione evacuata dai comuni di Peschici e Vieste coinvolta nell’emergenza incendi boschivi “Gargano 2007” ed ospitata presso le strutture ricettive di San Giovanni Rotondo.

Dal 6 aprile 2009, giorno in cui si è verificato il terremoto in Abruzzo, l’UNITALSI è stata al servizio della Protezione Civile partecipando alle operazioni di soccorso della popolazione colpita dal sisma. L’intervento non è stato frutto solo dello slancio di generosità dei volontari unitalsiani, bensì di anni di esperienza al servizio delle esigenze di malati e disabili che ha consentito all’Associazione di affrontare le situazioni difficili in modo preciso e scrupoloso.

L’UNITALSI ha svolto in questa occasione un’attività continuativa ed intensa nelle zone terremotate, con un centro di coordinamento al campo principale di Piazza D’Armi a L’Aquila in permanente contatto con la sede della Presidenza di Roma e da qui con le sezioni di tutta Italia, per quasi cinque mesi, impiegando poco meno di 800 volontari, oltre 100 mezzi, attrezzature e ausili di vario genere.

I volontari UNITALSI hanno prestato il loro servizio presso le tendopoli di Piazza d’Armi e di Paganica e sulla costa in località Silvi Marina e Giulianova. Già prima del terremoto l’UNITALSI, insieme al Dipartimento di Protezione Civile della Presidenza del Consiglio dei Ministri, aveva avviato un progetto tendente a sensibilizzare i volontari su “Le problematiche della malattia e della disabilità nella pianificazione e nella gestione delle emergenze”.

L’obiettivo del progetto era quello di rendere idonei i propri volontari, attraverso l’apprendimento di tecniche e pratiche opportune, a svolgere l’azione di soccorso in caso di emergenza, in modo coordinato e quindi efficace e di promuovere la sinergia tra Protezione Civile, istituzioni periferiche – Regioni, Province, Comuni – e associazioni di volontariato.

Come partecipare al servizio di Protezione Civile
Per diventare volontario di Protezione Civile dell’UNITALSI compilare il modulo scaricabile dal sito dell’Associazione www.unitalsi.it.
Il modulo compilato dovrà essere presentato presso la Sezione o la Sottosezione di appartenenza che, dopo aver verificato l’iscrizione all’Associazione del richiedente, invierà la scheda in Presidenza Nazionale.
Per informazioni scrivere all’indirizzo e-mail: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo. .
Ultimo aggiornamento Lunedì 25 Giugno 2012 21:15