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Relazione del presidente Assemblea Febbraio 2016 PDF Stampa E-mail
Notizie - Ultime
Scritto da Administrator   
Domenica 07 Febbraio 2016 19:31

Buongiorno a tutti,

Non vi nascondo un grande imbarazzo e un po’ di emozione a essere qui, seduto dietro questa scrivania.

Di solito il mio posto è da altre parti, di solito io sto in mezzo a voi, di solito sono a mio agio dietro le quinte, dove si fa il possibile affinchè tutto proceda nella giusta maniera e non qui a cercare, con tutti i miei difetti, a dirigere e presiedere questa associazione che ha contribuito a crescermi e farmi diventare la persona che sono.

 Ringraziamenti:

Per prima cosa, voglio ancora una volta, ringraziare Federica per la fiducia che avuto verso di me, dandomi la possibilità, in questi cinque anni, di lavorare per la nostra associazione in piena libertà, senza vincoli o paletti.

Grazie a voi per la fiducia che avete dimostrato, dando il vostro consenso a me e a coloro che hanno scelto di accompagnarmi in questo cammino.

Io non mi riferisco solo ai consiglieri eletti o chiamati, all’assistente ma anche a coloro, che sebbene fuori dal consiglio, hanno manifestato forte l’intenzione e la voglia di camminare al nostro fianco.

Sono certo e sicuro che insieme saremo una bella “Squadra”! E potremo andare lontano.

Permettetemi però un ringraziamento particolare sin d’ora a mia moglie Michela, ai miei figli, Simone e Alessio, che nonostante il tempo che dovrò sottrarre loro sono certo che mai mi faranno mancare il loro aiuto ed il loro sostegno.

Durante questi cinque anni di Cammino insieme, perché di cammino si tratta, un cammino che abbiamo appena iniziato, un cammino che mi porterà a compiere errori, che ci porterà a compiere errori. Pertanto vi chiedo scusa sin d’ora per ogni volta che sbaglierò o che sbaglieremo io e la mia squadra, io e i miei Amici”. In fondo, siamo consapevoli di una cosa:  gli unici che non sbagliano sono, a parte nostro signore, che fa bene tutte le cose, quelli che non fanno nulla.

Ci tengo a precisare una cosa però, e  vorrei che fosse chiara, che fosse certa, che fosse al di sopra di ogni forma di sospetto e illazione: Qualunque gesto, qualunque decisione o qualunque altra cosa giusta o sbagliata che faremo, lo faremo sempre ed unicamente in buona fede! Lo faremo sempre e sottolineo sempre nel nome e per conto dell’Unitalsi Pistoiese. Senza nessun altro fine che questo.

Chiunque penserà o giudicherà il nostro operato pensando ad un fine diverso da quello appena detto,  sappia che da me avrà unicamente indifferenza (per quanto mi sarà possibile) e disprezzo.

Personalmente Vi chiedo ad ognuno di voi di pregare per me, per noi, perché mai manchi l’attenzione ai più bisognosi, perché mai perdiamo di vista il fine primario della nostra associazione.

 Indicazioni:

Io e la mia squadra abbiamo deciso di metterci in gioco, (per alcuni rimettersi in gioco con altri compiti) ci siamo presentati ed abbiamo avuto il Vostro consenso e per questo cercheremo di non deludervi.

L’ho fatto, l’abbiamo fatto dopo essermi, esserci, guardati dentro, dopo aver esaminato quanto in questi anni (per me 35) abbiamo ricevuto da questa associazione, quanto l’Unitalsi ha inciso sulla mia, sula nostra crescita sia come uomini sia spirituale.

Sinceramente all’inizio ero parecchio scettico, poi una telefonata, una lunga telefonata mi ha messo al muro, mi ha fatto quasi commuovere, tanta era la stima nei miei confronti, stima che credo di non meritare cosi tanto.

Ricordo che sono entrato alla prima serata del sinodo della Chiesa Pistoiese e l’ammetto, non ho seguito molto le parole del nostro Vescovo Fausto, ero preso da quella telefonata. ma ho segnato 8 nomi su un foglietto e l’ho spedito a Luca e all’Angela con la scritta se questi giocano… io ci metto la faccia.

Bene siamo qui…..

E se siamo qui, è semplicemente perché noi e le nostre famiglie ci siamo messi in gioco e perché abbiamo ricevuto la vs fiducia. Non perché lo Spirito Santo o Dio hanno cospirato alle spalle di qualcuno. In tutta sincerità credo, guardando fuori da questa sala, che Nostro Signore abbia ben altri problemi, se cosi si possono definire che non pensare alle elezioni del Presidente della Nostra Sotto Sezione.

Noi comunque state certi che ci metteremo tutta la disponibilità e l’entusiamo che abbiamo, ascolteremo tutti, ascolteremo chiunque abbia qualcosa da dirci, ma, rivendicheremo sempre il diritto di avere l’ultima parola e la decisione finale… fino a quando ci saremo.

Abbiamo un cammino di cinque anni da compiere e lo compiremo nella maniera più gioiosa che sia possibile. Cammineremo dietro a quel labaro che non è solo un pezzo di stoffa fissato a delle aste che può essere scomodo e faticoso da portare…

Invece, ricordate che quel labaro rappresenta un messaggio, una missione, la nostra missione! Oggi ancor più di ieri e ancor più di domani!!! Ora è il momento di fare di dare noi stessi. Marta e Maria Lavoro e Preghiera! Lavoro nel portare aiuto ai bisognosi. Preghiera per tutti con tutti ammalati e accompagnatori, uomini e donne bambini e anziani.

Quella frase “Va e fai lo stesso” è un invito a porgersi in aiuto all’altro a farsi futuro per l’altro, futuro con l’Altro! Insieme possiamo fare tante cose… Insieme possiamo fare qualunque cosa!!! In passato lo abbiamo già dimostrato e continueremo a dimostrarlo. Ma lo faremo insieme, perché, come tante volte è stato scritto durante le nostre serate passate in  allegria “Insieme è più bello”; e nella gioia è ancora più bello. Perché la gioia nell’agire genera sorrisi, sorrisi generano amicizie, amicizie generano legami. Ed è quello che ci proponiamo “UNIRE”!!!

Noi abbiamo il dovere di portare la gioia, noi dobbiamo essere Gioia.

L’Unitalsi, come tutte le associazioni, cattoliche e non ha uno statuto. Il nostro statuto, che non sarà il massimo nel suo campo, che avrà mille lacune e ancora mille articoli che a noi sembrano inconcepibili ma che sicuramente, se è stato scritto così, è perché qualcuno in passato in qualche organismo ha giocato quantomeno sporco…

Comunque il primo articolo del nostro statuto recita cosi:

 

L’Unitalsi è un’associazione pubblica di fedeli che, in forza della loro fede e del loro particolare carisma di carità, si propongono di incrementare la vita spirituale degli aderenti e di promuovere un’azione di evangelizzazione e di apostolato verso le persone ammalate, disabili e in difficoltà in riferimento al messaggio del Vangelo e al Magistero della Chiesa”

 

Ecco! Noi dobbiamo essere questo, noi dobbiamo crescere nella nostra fede, noi dobbiamo aiutare gli altri a crescere nella loro fede, noi dobbiamo con gioia essere testimoni di questa crescita. Chi meglio di noi, in questa società che ogni giorno tenta di svendere e sminuire la vita di ognuno, soprattutto dei più deboli; dicevo chi meglio di noi è testimone del fatto che “OGNI VITA VALE LA PENA DI ESSERE VISSUTA, VISSUTA FINO IN FONDO”.

Io coltivo questa presunzione: Noi più di altri siamo chiamati ad assistere alla vita, ad aiutare gli altri a vivere la propria vita perché niente ha più valore della vita.

Da ragazzo, quando ho iniziato a montare sui treni per accompagnare l’allora presidente emerito che era uno zio di mia madre, ecco da ragazzo vedevo ad ogni elezione in giro i manifesti di Aldo Moro (tenete presente che Moro è stato ucciso nel1978 e io sono montato sul primo treno nel 1981) Vedevo i Manifesti di Aldo Moro con scritto “Bisogna Vivere il tempo che ci è stato dato”… allora non capivo il significato esatto, mi sembrava una frase senza capo ne coda… poi crescendo ho capito il significato, ho capito questa esortazione che Noi dobbiamo vivere il nostro tempo da protagonisti, con tutte le sue difficoltà.

Che se vogliamo un modo migliore, che se vogliamo che qualcosa cambi, in primis dobbiamo essere noi a mettersi in gioco.

In un video riferito al pellegrinaggio nazionale del del 2009  c’è un’intervista ad una mamma, una mamma come tante, una mamma con un figlio disabile… ecco in quel video di 5-10 minuti massimo c’è l’essenza della nostra missione.

C’è l’essenza della nostra Associazione, c’è la descrizione semplice, veramente disarmante nella sua semplicità, di come dovrebbe essere una società moderna, anzi una società Giusta!

Noi cercheremo di essere, noi faremo il possibile per essere stimolo ed esempio in questo cammino.

Vi prometto, che come sempre, metterò Ragione e Passione in questo cammino. La Ragione, unita alla Passione nelle azioni che faccio quotidianamente sono da sempre Vela e Timone della mia esistenza.  Ma attenzione senza vento nessuna barca si muove, senza il vento dello Spirito Santo, della Preghiera, della fede non andiamo da nessuna parte.

Siamo chiamati all’azione, alla misericordia.

Ma siamo chiamati a pregare, alla riconciliazione.

Siamo chiamati alla Misericordia, in questo Anno Santo Straordinario.

Papa Francesco ha indetto l’anno santo della Misericordia “Misericordiosi come il Padre”.

Dobbiamo Partire dal Vangelo di Luca (Lc 6,27-36) per capire, per cercare di comprendere e mettere in pratica il messaggio che ci viene consegnato.

Luca recita “In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “A voi che ascoltate io dico: Amate i vostri nemici, fate del bene a coloro che vi odiano, benedite coloro che vi maledicono, pregate per coloro che vi maltrattano. A chi ti percuote sulla guancia, porgi anche l’altra; a chi ti leva il mantello, non rifiutare la tunica. Dà a chiunque ti chiede; e a chi prende del tuo, non richiederlo.

Ciò che volete gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro. Se amate quelli che vi amano, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete? Anche i peccatori fanno lo stesso. E se prestate a coloro da cui sperate ricevere, che merito ne avrete? Anche i peccatori concedono prestiti ai peccatori per riceverne altrettanto. Amate invece i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premo sarà grande e sarete figli dell’Altissimo; perché egli è benevolo verso gli ingrati e i malvagi.

Siate misericordiosi, come è misericordioso il Padre vostro”.

 

 

 

Siate Misericordiosi conclude Luca e io aggiungo o Misericordioso e non pietoso!

Dobbiamo avere, dobbiamo portare misericordia verso chi è in difficoltà, siamo invitati ad ascoltare i bisogni a farsi aiuto all’altro senza però quel sentimento di pietà in cui è facile cadere.

Siamo chiamati ad aiutare l’altro, siamo chiamati a condividere gioie e dolori.

Dal Vangelo di Giovanni si legge: “«Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvo; entrerà e uscirà e troverà pascolo». Dobbiamo prendere, anzi dobbiamo riprendere coscienza dl messaggio che c'è Dio “a disposizione” per ognuno di noi, ovunque si trovi.

Sia che sia in qualche parte del mondo: dall'Africa, Dove non a caso, Papa Francesco ha aperto la prima porta, alla Basilica di S. Pietro a Roma, dalle grandi città ai più piccoli paesi. Abbiamo una grande possibilità: il Padre che continua ad aprire le porte della sua casa, nonostante la nostra continua "distrazione".

Sono del parere che la differenza con gli altri anni santi sta proprio qui.

Tantissime porte aperte, in ogni dove, perchè nessuno rimanga fuori, perchè tutti incontrino la possibilità della salvezza.

Abbiamo Una grande opportunità!

Oltre quella porta c'è Dio che attende, nella sua casa, è li su quella porta che ci attende.

Qualcuno potrebbe dire “perché non esce, perché non viene lui da me, da noi?”

Dio e li che ci attende, sceglie di non invade i nostri spazi, ma si affaccia con le braccia aperte, in segno di accoglienza,  pronto ad accoglierci se decidiamo di oltrepassare la porta.

Abbiamo ricevuto il messaggio, ora tocca a noi mettersi in gioco, guardarsi dentro e aprirsi e donarsi alla Misericordia di Dio per farsi noi per gli altri, per i più deboli, portatori di misericordia e speranza.

 Le risorse Economiche:

Nel periodo elettorale, com’ è normale che sia, ci sono stati degli scambi dialettici riguardanti, oltre la composizione delle mie liste, delle firme, della correttezza formale, la gestione della parte economica della Nostra Sottosezione.

Per prima cosa, mi preme chiarire un fatto:

mai è stata lasciato a casa qualcuno che era impossibilitato a pagare in toto o in parte un pellegrinaggio o più semplicemente una giornata di fraternità.

Questo deve essere chiaro a tutti e non abbiamo intenzione di lasciare a  casa alcuna persona anche nei prossimi 5 anni.

Da anni, anzi dal 2000 o forse anche prima l’Unitalsi pistoiese ha sempre praticato una politica di ribasso dei prezzi concentrandola soprattutto sui giovani e gli ammalati prima, e allargandola al personale poi, a seconda delle richieste che ci pervenivano e a seconda della disponibilità economiche della sottosezione stessa, ma ripeto mai nessuno è stato lasciato a casa. Ogni singolo caso è stato valutato dal Presidente o dall’assistente a da chi conosceva la situazione della persona o della famiglia nel più elevato rispetto delle persone coinvolte.

Riguardo alle offerte esse sono sempre arrivate e sempre sono state gradite ma, io non ho intenzione di chiedere ad una persona che sia una, di versare su richiesta del consiglio una qualsiasi cifra a titolo di offerta.

La donazione deve essere personale e secondo le personali modalità che ognuno ritiene opportune e non essere trasformato in un ulteriore “canone”.

Chiunque voglia contribuire è libero di farlo nel modo e nella forma che ritiene più opportuno.

E’ chiaro a tutti che i costi dei nostri pellegrinaggi sono quantomeno esosi e non per nostra scelta ma per errori di gestione passati e presenti della struttura Nazionale.

Per qaunto riguarda la gestione nazionale possiamo affermare tranquillamente che il nuovo accordo con le ferrovie dello stato prevede un ribasso delle quote di partecipazione.

Ad integrazione di questa razionalizzazione della gestione delle carrozze si avrà anche una razionalizzazione del magazzini con abbandono di molte sedi e conseguenti abbassamenti di canoni di affitto e spese generali che si riperquotano anche sulle quote dei pellegrinaggi.

Di quanto si abbasseranno queste quote non è dato di saperlo fino a fine febbraio quando, durante la prossima assemblea dei presidenti saranno affrontate e decise.

Per gli aerei è in corso di ultimazione un progetto di razionalizzazione del numero dei voli e conseguente abbattimento dei costi e conseguente abbattimento del costo del biglietto.

Se non ci sono intoppi nella giornata di fraternità di Marzo vi daremo le quote precise.

 

Pellegrianggi e giornate di fraternità:

quest’anno parteciperemo ai pellegrinaggi di

loreto 219 Aprile 2 Maggio pullman e pulmini per chi lo necessita

Boccadirio 24-26 Giugno

Lourdes 14-20 Settembre

A loreto non avremo la’ccompagnamento di Don Cesare e stiamo valutando con il suo aiuto ed appoggio di trovare un sostituto  che ci accompagni.

Per quanto rigurada le giornate quest’anno sarano incentrate sui percorsi giubilari istituiti dal Vescovo Fausto nella nostra diocesi, oltre al ritorno in alcune parrocchie.

Durante l’anno introduremo tre sicure, forse quattro serate per le famiglie.

Ovviamente queste serate non sono preclusione per nessuno.

Le faremo nelle Parrocchie che hanno gli spazi adeguati ad accoglierci e lo faremo cercando l’integrazione con le famiglie della comunità che ci ospita.

Una nuova forma di collaborazione che crediamo e speriamo possa in futuro portare nuova vitalità alla nostra famiglia Unitalsiana.

Contestualemnte abbiamo inziato, direi con grande soddisfazione, ad incontrare i ragazzi cresimandi o del dopocresima della ns diocesi.

Abbiamo iniziato, con la mediazione preziosa di Enrico e Giulia, nostri rappresentanti per il mondo giovanile dai ragazzi della parrocchia della Vergine, i quali sono rimasti colpiti da quell’incontro di poco più di un’ora. Incontro che ha lascitao comunque il segno, visto che hanno accettato di mettersi in gioco creando un balletto ad hoc per la festa di carnevale oltre a due esibizioni di canto e musica per la festa stessa.

Credetemi non è poco per ragazzi di 12-13 anni esibirsi davanti a più di 300 persone.


A voi la parola.....

Ultimo aggiornamento Sabato 05 Marzo 2016 09:03